Il primo gennaio 2025 è entrata in vigore la tracciabilità per i prodotti ortofrufficoli non coltivati. Tra questi rientrano: funghi, tartufi, capperi, mandorle amare, mandorle sgusciate, nocciole sgusciate, noci comuni sgusciate, pistacchi sgusciati, noci macadamia sgusciate, pinoli sgusciati, noci di pecan, altra frutta a guscio, banane platano essiccate, agrumi secchi, miscugli di noci tropicali e altra frutta a guscio, oltre allo zafferano.
Tracciabilità e trasparenza possono essere fondamentali per un settore d’eccellenza che offre opportunità di reddito per le aree interne.
In Italia operano circa 200mila raccoglitori di tartufi, ma le importazioni nel 2024 sono aumentate dell’86%, rendendo questa iniziativa cruciale per la trasparenza del mercato, sostenuta da Coldiretti dal 2017.
L’obbligo di indicare il luogo di raccolta per funghi e tartufi, in vigore dal primo gennaio con il Regolamento UE 2429/2023, è una buona notizia per i consumatori dichiara Coldiretti sottolineando che ciò garantirà la provenienza del prodotto e combatterà la vendita di tartufi importati come italiani, tutelando le eccellenze locali.