COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE TARTUFAI ITALIANI

8 Apr , 2025 - leggi,news

COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE TARTUFAI ITALIANI

Questo è il comunicato dell’Associazione Nazionale Tartufai che viene pubblicato integralmente.

Comunicato dell’Associazione Nazionale Tartufai Italiani Contro il DDL Bergesio: serve un fronte serio, non operazioni di facciata.

ATTENZIONE ASSOCIAZIONI E SINGOLI TARTUFAI CHE VOGLIONO PARTECIPARE ALLA CONFERENZA STAMPA IN SENATO DEVONO INVIARCI MAIL AD assotartufai@gmail.com O CONTATTARCI AL 3382358196 NEI PROSSIMI GIORNI VERRA’ CALENDARIZZATA LA DATA. I POSTI SONO LIMITATI.

Con il Disegno di Legge 1412 presentato dal Senatore Bergesio si tradisce apertamente il documento di sintesi del Piano di Filiera del Tartufo, istituito nel 2017 per fornire le linee guida sulla cerca, raccolta, coltivazione e commercializzazione del tartufo. Quel documento, frutto di anni di confronto tra istituzioni, studiosi, tartufai e operatori del settore, è stato completamente ignorato. Il DDL Bergesio non solo non recepisce le sue indicazioni fondamentali, ma si spinge fino a condannare alla distruzione le tartufaie naturali, mettendo in pericolo un patrimonio ambientale, culturale ed economico che appartiene a tutti. Di fronte a questa proposta di legge pericolosa e inaccettabile, l’Associazione Nazionale Tartufai Italiani ha lanciato un appello a tutte le realtà del settore – comprese FNATI e ATI ( a cui abbiamo anche telefonato per proporgli di lavorare uniti) – per costruire un fronte comune. Mentre ringraziamo le centinaia di tartufai che ci hanno telefonato o sottoscritto la petizione, oltre a ringraziare le numerose associazioni che ci hanno risposto con disponibilità e spirito collaborativo anche dando la propria disponibilità a raggiungere Roma, altre, come FNATI e ATI, hanno scelto di chiudersi a riccio, ritenendo di bastare a sé stesse. Non solo non hanno elaborato una strategia condivisa, ma si sono affrettate a presentare posizioni contraddittorie, e confuse, producendo un intervento sterile e incomprensibile, lontano da qualunque reale volontà di incidere. Una corsa a “dire la propria” senza alcuna volontà di cambiare veramente la legge, una sorta di Gattopardesco tentativo di dire di voler cambiare tutto per non cambiare niente, senza alcun progetto concreto e pragmatico per modificare o fermare questa legge. Noi invece abbiamo scelto la strada del lavoro concreto. Come Associazione Nazionale Tartufai Italiani, abbiamo contattato già diversi Senatori della Repubblica, chiedendo loro di presentare 24 emendamenti al testo del DDL 1412 – perché è così che si modificano le leggi, in Parlamento e non nei social, non servono polveroni o dire la propria posizione ma radicalità e serietà. Parallelamente, stiamo lavorando con gli stessi Parlamentari disponibili a presentare gli emendamenti a presentare a loro firma una nuova proposta di legge che già è stata scritta dalla nostra associazione e che pubblichiamo in un altro post per farvela conoscere, una legge voluta e scritta dai tartufai e non dalle Lobby, che superi sia l’attuale normativa che la proposta Bergesio, per tutelare davvero i tartufai, i territori e la biodiversità. Abbiamo inoltre condotto un’attenta inchiesta su chi si nasconde dietro questa proposta di legge presentata da Bergesio, quali interessi ha qualcuno nelle “crete senesi”…. come Tartuficultore e non solo. Per ora non facciamo nomi, chi legge e sa leggere ha già capito che il “Re è nudo”, ma vi tranquillizeremo e i nomi li faremo. Sappiamo che alcuni degli artefici scribacchini del DDL 1412 Bergesio lavorano e sono pagati come consulenti del Ministero e che questa legge è stata finanziata indirettamente attraverso convegni, soggiorni in agriturismi e alberghi, dove come relatori sono stati lautamente ospitati a spese di una federazione. Non manca neppure il tentativo, dopo che la loro proposta di tartuficoltura in bosco è stata bocciata nel tavolo di filiera del Ministero, di dotarsi in alcuni convegni di una copertura pseudo-scientifica alla legge, con studi finanziati in Toscana e l’avallo di una naturalista dell’Università di Perugia, per sostenere l’idea di una “tartuficoltura in bosco” che di fatto vuole equiparare i tartufi spontanei delle tartufaie controllate a quelli coltivati. Un’operazione pericolosa, che apre e che si insinua nella Legge Bergesio ad una trasformazione profonda e inaccettabile dell’identità del tartufo Italiano, aprendola nell’Art.16 a nuove frontiere per l’importazione del tartufo asiatico ai trasformatori di tartufo ( Indicum, Himalayenss, Sinoaestivum) altro che made in Italy. Tutti questi elementi verranno resi pubblici e documentati in una conferenza stampa presso la sala stampa del Senato nei prossimi giorni daremo la data ufficiale, dove presenteremo pubblicamente anche la Nostra legge e a cui i tartufai e le loro associazioni sono invitati. Noi continueremo a lavorare con la serietà e la determinazione che ci contraddistingue, per fermare questa legge e costruire una nuova proposta che tuteli davvero il nostro lavoro per alcuni, la nostra passione per la maggioranza e la cultura della Libera cerca per tutti. Le porte al confronto restano aperte, ma solo per chi ha il coraggio e la coerenza di lavorare a una reale alternativa collettiva. associazione nazionale tartufai italiani. In altri 2 post che vi invitiamo a leggere potrete visionare la nostra legge scritta da Assotartufai e che verrà a breve firmata da Parlamentari e Senatori e gli emendamenti alla legge Bergesio.


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